11° anniversario Dieta Mediteranea – Unesco

Il 16 Novembre si festeggia l’undicesimo anniversario del riconoscimento della Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Dopo 15 anni di esperienza nel campo della nutrizione insieme alla mia famiglia organizziamo un viaggio nel Cilento, luoghi dove lo scienziato Ancel Keys condusse i suoi studi sulla Dieta Mediterranea.

 In particolare, visitiamo il Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi (frazione di Pollica) in provincia di Salerno, collocato al primo piano del palazzo Vinciprova: è stata un’esperienza emozionante. I paesi del Cilento come Pollica, Pioppi, Acciaroli, Ascea sono immersi tra colline piene di uliveti, vicino al mare e abitati da poche centinaia di abitanti dediti all’agricoltura e alla pesca.

Il museo vivente della dieta mediterranea rappresenta il principale tributo di Pioppi allo scienziato epidemiologo americano Ancel Keys che qui ha vissuto per oltre quarant’anni studiando il rapporto tra alimentazione locale e incidenza sulle malattie cardiovascolari. Nel museo sono presenti cinque sale espositive con pannelli descrittivi, quella dedicata ai sensi, la sala per la pasta fatta in casa con video delle massaie cilentane.

 

(targa affissa al Museo Vivente della Dieta Mediterranea)

                                                                                   

                                                                                                                                                         

Una delle sale è impegnata dalla biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al comune di Pollica.

Il personale del museo organizza visite guidate a sentieri ed orti del territorio: un modo concreto per tramandare uno stile di vita ispirato alla sana alimentazione per il quale i coniugi Keys si sono tanto impegnati a studiarne gli effetti benefici sia sulla salute umana che sull’ambiente.

Ancel Keys nasce a Minneapolis, 24 Gennaio 1904 ed è stato un biologo e fisiologo statunitense noto per i suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari.

Nel 1951 venne per la prima volta in Italia, per partecipare come presidente alla prima conferenza sullo stato dell’alimentazione nel mondo, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) a Roma durante la quale venne a conoscenza, dal Prof. Gino Bergami, Direttore dell’Istituto di Fisiologia dell’Università di Napoli, che nella città partenopea le malattie cardiache non costituivano un problema di salute.

Entusiasmato da questa rivelazione, Keys organizzò un periodo di ricerca a Napoli dove propose un’indagine sui consumi alimentari che fornisse dati comparativi a quelli da lui raccolti negli Stati Uniti, in relazione al rischio di malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Bastarono pochi mesi per stabilire che il regime alimentare a Napoli, era povero di grassi e che soltanto le persone ricche subivano attacchi cardiaci. Nel 1958, lo scienziato americano diede il via al progetto definito “Seven Countries Study”, uno studio comparativo dei regimi alimentari di 14 campioni di soggetti, di età compresa tra 40 e 59 anni, per un totale di 12.000 casi, in sette paesi di tre continenti (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia). I dati raccolti parlavano chiaro: tra le popolazioni del bacino Mediterraneo, che si cibavano in prevalenza di pasta, pesce, prodotti ortofrutticoli e utilizzavano esclusivamente olio d’oliva come condimento, la percentuale di mortalità per cardiopatia ischemica era molto più bassa dei soggetti di paesi come la Finlandia, dove il regime alimentare quotidiano includeva molti grassi saturi (burro, strutto, latte, carne rossa). La pubblicazione di tali dati lo rese celebre in tutto il mondo.

Lo scienziato dichiarò di volersi trasferire nel Cilento per allungare le sue aspettative di vita di almeno vent’anni. Nel 1962 Ancel Keys arrivò nel Cilento e si fermò a Pioppi dove comprò un terreno in località da lui definita Minnelea (un nome che intendeva essere un omaggio congiunto alla sua città natia di Minneapolis e alla vicina polis magnogreca di Elea) e costruì la casa che abiterà per 40 anni alternando i suoi soggiorni agli studi, tra il Cilento e il Minnesota. Negli anni successivi, a Minnelea presero casa altri illustri colleghi internazionali, collaboratori, come Martti Karvonen, Flaminio Fidanza, Alberto Fidanza, e Jeremiah Stamler anch’essi dedicati al progresso della ricerca e della salute pubblica. Grazie a Keys e colleghi Pioppi divenne sede di diversi meeting scientifici sull’alimentazione.

Nel 1975, Ancel e Margareth Keys pubblicarono il libro ‘How to Eat Well and Stay Well, the Meditarranean Way’ (‘Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea’).

(in libreria il libro originale dei coniugi Keys e i volumi dello studio Seven Country Study)

 

In quest’opera magistrale vengono delineati per la prima volta i concetti base della dieta mediterranea. Questo libro memorabile fu scritto dai coniugi Keys, per buona parte nella loro casa di Pioppi dove saggiarono ogni ricetta trascritta durante il lavoro sul campo in Italia, in Grecia e sulla costa mediterranea di Francia e Spagna grazie anche all’aiuto di Delia Morinelli che dal 1965 al 2000 fu domestica e cuoca della famiglia Keys prendendo così parte anche lei ad una parte del libro che non è solo un approfondito trattato scientifico, ma è anche un buon libro di cucina, pieno di ricette deliziose e salutari per il cuore, molte delle quali tipiche del Cilento.

Ancel Keys è considerato ancora oggi il padre della dieta mediterranea. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Pollica e nel 2004 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia al Merito per la salute pubblica, per i suoi studi e per la divulgazione sugli effetti positivi della Dieta mediterranea nell’alimentazione dell’uomo.

 

(una zona del lungomare di Pioppi è dedicata allo scienziato)

 

Ancel Keys rientrò definitivamente a Minneapolis nel 2004, dove morì il 20 Novembre del 2004, pochi mesi prima del compimento dei 101 anni. Sua moglie mori nel 2006 all’eta 97 anni.

 

Bibliografia
https://www.ecomuseodietamediterranea.it/